Isola Di Madeira

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MADERA (port. Madeira "isola del legname"; A. T., 109-110-111). - Gruppo d'isole appartenenti al Portogallo, situate nell'Oceano Atlantico 545 km. a NO. della costa africana e 926 km. a SO. di Lisbona, con una superficie di 815 kmq. Risulta costituito da due isole maggiori: Madera e Porto Santo, e da due gruppi di piccole isole, le Desertas e le Selvagens.

Esplorazione e storia. - Madera sembra che fosse, sia pure vagamente, conosciuta dagli abitanti della Penisola Iberica sino dall'età classica. Identificata talora nel Medioevo con la leggendaria isola di S. Brandano, non pare fosse mai visitata prima del sec. XIV. La carta nautica del Dulcert del 1339 rappresenta l'arcipelago col nome di "Insule Sancti Brandani sive puelarum"; ma il noto Atlante mediceo, cui si attribuisce la data del 1351, dà già i nomi di Isola de lo legname, Porto Samo e Deserte: la scoperta è perciò da ascriversi al principio del secolo e si deve probabilmente a navigatori italiani (genovesi). Dimenticata tale scoperta, le isole furono ritrovate nel 1419 dai portoghesi João Gonçales Zarco e Tristão Vaz Teyxeira, gettati nell'isola di Porto Santo da una tempesta. Esse erano disabitate, ma furono colonizzate l'anno dopo dai Portoghesi sotto la guida di Bartolomeo Perestrello. Questi ebbe il governo di Porto Santo e fu suocero di Cristoforo Colombo, il quale, come sappiamo da varie fonti, dimorò presso il figlio di Bartolomeo qualche tempo in quell'isola e colà apprese notizie che fortificarono in lui il proposito di navigare verso ponente in cerca delle terre del Gran Khān. La prima importante descrizione dell'arcipelago l'abbiamo nella Prima navigazione atlantica di Alvise da Ca' da Mosto, il quale nel 1455 toccò Santo Stefano, dove trovò il Perestrello, da lui chiamato Pollastrello, e segnalò la produzione della gomma, detta sangue di drago; e poi Madera, di cui descrive, riferendo un colloquio da lui avuto con lo Zarco, la distruzione della boscaglia fatta dai primi colonizzatori a mezzo del fuoco, e l'opera di colonizzazione già molto avanzata. L'arcipelago rimase sempre al Portogallo, salvo nel periodo (1580-1640) in cui vi fu l'unione delle due corone di Spagna e di Portogallo. Fu poi occupato militarmente (1801) dagl'Inglesi durante le guerre napoleoniche e nel 1814 restituito al Portogallo.

Morfologia. - Come le minori isole del gruppo, così Madera, la più importante tra esse, rappresenta la parte più elevata di un apparato vulcanico sottomarino sorta dalla profondità dell'Oceano a più riprese, come attestano depositi di calcare corallino del Miocene superiore posti a più di 400 m. s. m. presso il capo S. Vicente. Di difficile datazione sono le rocce che compongono l'isola, costituita, in massima parte, da basalti con cristalli di olivina e di augite, a struttura spesso colonnare, da trachiti e da tufi. In tutte le isole mancano affatto i fenomeni vulcanici secondarî.

Di forma all'incirca ellittica, Madera ha una lunghezza da est a ovest di 58 km., una larghezza di 23 km., con una superficie di 738,8 kmq. Un'elevata catena montuosa di origine vulcanica che si stende da NO. a E., nel senso della maggiore lunghezza, ne forma l'ossatura; da questa catena principale, profondamente incisa, si staccano delle brevi catene secondarie che terminano quasi sempre a picco sul mare, con alte rupi di basalto colonnare e di tufi variamente colorati che costituiscono una delle bellezze e caratteristiche di Madera, come nel capo Girão a O. di Funchal dove le rocce basaltiche terminano quasi verticali sul mare con un salto di 589 metri.

La dorsale principale raggiunge la massima altezza nella parte centrale dell'isola con il Pico Ruivo de Santa Ana (1847 m. s. m.), dominante il Curral das Freiras, grande cavità circolare, un antico e forse il principale cratere dell'isola. A ovest del Pico Ruivo si stende una dorsale dalla sommità quasi spianata e in alcuni punti depressa tanto da essere occupata da acquitrini (Paúl da Serra), mentre a est la catena si continua in un altipiano che, diminuendo man mano d,altezza, forma la frastagliata e stretta penisola che termina con il capo São Lourenço, estremo limite orientale di Madera; l'isola si continua nell'isolotto de Fora e in un banco sottomarino a circa 100 metri sotto il livello del mare, che si prolunga e s'innalza formando le tre isole strette e allungate delle Desertas (Deserta Grande, Bugio e Chão), situate a 20 km. a SE. di Madera. Brevi e rapidi sono i corsi di acqua che solcano l'isola, scorrendo incassati in profonde valli; dal regime irregolare, sono per lo più privi d'acqua d'estate, mentre hanno piene disastrose nel periodo invernale. Le coste, alte, ma poco frastagliate, non offrono buoni approdi in nessuna parte dell'isola.

A 50 km. a NE. di Madera, da cui la separano profondità superiori ai 2000 m., sorge l'isola di Porto Santo (50 kmq.), circondata da scogli e isolotti: risulta formata da due apparati vulcanici che si innalzano alle estremità settentrionale, dove si raggiungono le massime altezze (Pico do Facho, 507 m.), e meridionale dell'isola; tra i due apparati si stende una vasta pianura sabbiosa. Le Selvagens, situate fra Madera, da cui distano 235 km., e le Canarie, da alcuni anzi attribuite a queste ultime, risultano di tre isolotti (Selvagem Grande, Pitão Grande e Pitão Pequeno).

Clima. - Il clima di Madera, famoso per la sua mitezza, è caratterizzato da una singolare uniformità di temperatura e da una escursione minima; media annua 19°,4; massima assoluta 31°,5; minima ass. 12°; escursione annua 7°,3: media del mese più freddo (febbraio) 15°,1; media del mese più caldo (agosto) 22°,4. Riferendosi i dati a Funchal, situata nella costa meridionale in una baia ben riparata, essi possono dare un'idea solo del clima della zona costiera meridionale; poiché, pur godendo tutta l'isola di un clima molto dolce, notevoli sono le differenze tra le varie sue parti. Da febbraio a settembre predominano i venti di NE., in inverno quelli di O. Il versante settentrionale è esposto a un vento di ESE. detto leste, vento secco, sciroccale, proveniente dall'Africa. Le precipitazioni (600 mm.) hanno un'assoluta prevalenza invernale, mentre asciutti sono i mesi estivi. La pioggia cade per circa 80 giorni all'anno e il mese più piovoso è il dicembre. La neve cade un paio di volte all'anno solo nella parte più elevata dell'isola, a partire dagli 800 m. nel versante N., dai 1000 m. in quello S.

Fauna e flora. - La fauna del piccolo gruppo delle isole di Madera è come quella delle altre isole atlantiche assai interessante sia per i caratteri faunistici proprî, sia per il notevole numero di specie caratteristiche. È assai affine a quella delle Azzorre, Canarie e Isole del Capo Verde e le somiglianze sono tali da indurre a considerare questi arcipelaghi come residui di una massa continentale oggi scomparsa.

A Madera mancano, fatta eccezione per qualche specie di pipistrello, i Mammiferi, poiché i conigli, i topi e i ratti vi sono stati introdotti dall'uomo. L'avifauna si compone di circa una trentina di Specie delle quali circa i due terzi sono comuni alle Azzorre. Tra i Rettili notiamo qualche piccolo geco e fra gli Anfibî qualche raganella.

Interessantissima dal punto di vista della peculiarità delle specie è la fauna dei molluschi terrestri, ricca di circa un centinaio e più di specie, tra le quali meritano particolare menzione quelle assai numerose del genere Helix. Il numero e la specializzazione furono dai naturalisti interpretati come dovuti da una parte alle condizioni d'ambiente favorevoli, che ne facilitarono la diffusione, e d'altra parte alla localizzazione dei gruppi in ambienti varî con conseguente costituzione di molte razze locali.

Egualmente interessanti sono, fra gl'Insetti, i Coleotteri. L'arcipelago è abitato da circa 800 specie con notevole prevalenza di forme sprovviste di ali; più di una ventina di generi comuni alla fauna europea che comprendono, in questa, specie alate, sono rappresentati a Madera da specie attere.

La flora del gruppo, molto variata, ha grandi analogie con quella mediterranea. Delle 80 specie arboree che vi si incontrano solo sei sono peculiari a Madera; tra queste una lauracea (Oreodaphne foetens) dall'odore sgradevolissimo. Sono state raccolte 717 specie di piante fanerogame di cui circa 80 caratteristiche del gruppo. Molte piante della regione costiera sono state introdotte dopo la scoperta dell'isola, tra queste numerose cactacee e piante da fiori (azalee, rododendri, begonie, camelie, ortensie ecc.) che prosperano rigogliose dando alle campagne e ai boschi l'aspetto di giardini.

Popolazione e centri abitati. - La popolazione risulta dalla mescolanza dei discendenti dei primi coloni portoghesi con Arabi, ivi giunti in seguito alla cacciata dalla Spagna. Dai 16.000 abitanti che si calcola fossero in Madera al principio del sec. XVI, nel 1768 si era giunti a 64.000 abitanti, saliti a 113.436 nel 1835, a 179.000 nel 1920, a 210.220 nel 1930; di questi, 2438 (1920) nell'isola di Porto Santo, i rimanenti a Madera dove si raggiunge l'elevata densità di oltre 280 ab. per kmq. Le scarse risorse dell'isola, la poca superficie coltivabile e i sistemi primitivi di conduzione del terreno, unite a un rapido accrescimento naturale della popolazione, hanno costretto una parte degli abitanti ad emigrare. Il movimento migratorio s'iniziò verso il 1870 in seguito alla crisi causata dalla fillossera; dal 1872 al 1880 emigrarono ben 8203 ab. con una media annua di 683 ab.; questa cifra crebbe in seguito fino a raggiungere i 2500 e più per anno. Nel 1928 emigrarono 1098 persone di cui più di 2/3 per il Brasile.

Nonostante l'istruzione obbligatoria, grande è il numero degli analfabeti, che però è in diminuzione (68% nel 1900, 61% nel 1911, 60% nel 1920). La popolazione è distribuita nei varî centri e nelle case sparse; queste ultime costruite in tufo, semplici capanne col tetto coperto di paglia. I centri, più frequenti nel versante meridionale, sorgono di preferenza su

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